Oggi avrebbe dovuto iniziare il confronto tra l’amministrazione e le organizzazioni il confronto in materia di lavoro agile e da remoto. Purtroppo, l’incontro è stato rinviato a data da destinarsi.Il CCNL disciplina le varie forme di lavoro a distanza stabilendo la volontarietà dell’adesione, l’alternanza tra le prestazioni eseguite nei locali aziendali e quella agile, la concreta esigibilità del diritto alla disconnessione al fine di evitare abusi così come la parità di genere e degli altri diritti dei lavoratori in materia di formazione e sviluppo professionale.Tuttavia, come già detto in altri comunicati, è quanto mai necessario ed opportuno calare il disposto del CCNL nella realtà specifica dell’Istituto che, tra le amministrazioni pubbliche, è una delle maggiormente informatizzate e rende semplice l’adozione di queste forme di lavoro che sono state ampiamente consolidate durante il periodo emergenziale.
Oltre al riconoscimento del buono pasto, al superamento naturale del criterio temporaneo della cosiddetta “prevalenza” che torna a porre il quesito di come considerare le giornate di assenza per le imminenti votazioni referendarie e amministrative di fronte ad un diritto-dovere civico, riteniamo necessario ragionare con un paradigma di Istituto diffuso a prescindere dalle consuete limitazioni geografiche regionali e prevedere, a richiesta del personale, di esercitare il lavoro da remoto anche oltre i vincoli regionali della sede di assegnazione.
Confidiamo che il rinvio sia opportunità per costruire un accordo che meglio soddisfi le esigenze del personale e dell’amministrazione.

 

IL COORDINATORE GENERALE UILPA INPS

                    SERGIO CERVO