Ieri è proseguita la contrattazione con l’Amministrazione per la definizione delle “Famiglie Professionali” nelle quali raggruppare professionalità simili e basi di conoscenza comuni ed al cui interno raccogliere successivamente le pluralità di “profili di ruolo” o di competenze attualmente in essere all’interno dell’Istituto.

Il nuovo documento presentato dalla Delegazione trattante ha recepito la grande parte delle richieste formulate dalle OO.SS. nel corso del precedente incontro, così come crediamo che debba recepire quelle sollevate nel corso dell’incontro di ieri.

Al riguardo ricordiamo la necessità di una più idonea formulazione per il personale infermieristico ed una definizione dei criteri di accesso alla IV Area.

Strettamente correlato alla definizione delle “famiglie professionali” è stato il secondo punto all’O.d.g. dell’incontro, ossia i criteri per le progressioni tra le Aree, di cui all’art. 18, comma 7, del CCNL per il personale del comparto Funzioni Centrali 2019-2021. Essendo la definizione delle famiglie professionali prodromica alle selezioni in deroga per le ex Aree A, B e C si auspica in una rapida definizione delle stesse.

Nel merito di questo secondo documento, abbiamo immediatamente fatto rilevare all’Amministrazione che le progressioni in deroga devono sanare definitivamente il fenomeno del mansionismo con procedure valutative, così come recita il CCNL, e non selettive come proposto nella bozza consegnata alle OO.SS. nella quale si prevedono test a risposta multipla. In più abbiamo espresso la nostra netta contrarietà a legare questa valutazione all’attuale sistema di performance individuale, sul quale si era ampiamente convenuto con l’amministrazione che andasse considerato come sperimentale ed assolutamente da rivedere. Allo stesso tempo abbiamo contestato la parte relativa alle competenze di cui al messaggio Hermes n. 3204/2022, in quanto foriera di forti sperequazioni fra dipendenti.

Su tali questioni auspichiamo un doveroso ripensamento da parte di tutta la Delegazione trattante e dello stesso Presidente, il quale si era fortemente speso per mettere fine alla parola “mansionismo” all’interno dell’Istituto.

IL COORDINATORE GENERALE

UILPA-INPS

 

Sergio Cervo