A TUTTI I LAVORATORI

E’ proseguito nella mattinata di ieri, tra Amministrazione e OO.SS., il confronto rivolto alla definizione dei criteri e delle modalità di attribuzione delle posizioni di Responsabile di Agenzia complessa, Funzione di elevata professionalità, Responsabile di team di sviluppo professionale e Responsabile URP.

Sul tema, abbiamo unitariamente chiesto che, anche sulla base di un’analisi attenta degli effetti sinora prodotti dall’applicazione dell’intesa del 29/11/2013 e, quindi, apportando al sistema a suo tempo definito i correttivi che dovessero eventualmente rendersi necessari, si operi nella direzione di ampliare quanto più possibile la base dei partecipanti alle selezioni per l’attribuzione degli incarichi sopra richiamati.

Ci risulta infatti che, in fase di prima applicazione dell’accordo con il quale sono stati rivisitati i criteri e le modalità di attribuzione degli incarichi di posizione organizzativa, la previsione di un punteggio minimo per l’accesso ai medesimi incarichi, quale sommatoria dei punteggi riportati all’esito del colloquio e a seguito della valutazione del percorso professionale, abbia determinato, sul territorio, l’esclusione di diversi lavoratori dalle relative procedure di selezione. Una problematica che, ad avviso delle scriventi OO.SS., potrebbe ad es. essere risolta prevedendo che la valutazione del percorso professionale abbia luogo dopo lo svolgimento del colloquio individuale.

L’argomento sarà approfondito nell’ambito di un apposito incontro, già programmato per martedì 11/11 p.v. In quella occasione, come previsto dall’Accordo di Programma 2014-2016, si darà anche avvio ad un più ampio ragionamento sul sistema indennitario e sulle risorse da destinare al suo finanziamento.

Nel corso dell’incontro è stata anche affrontata la problematica relativa agli impatti di natura economica conseguenti alla costituzione d’ufficio, nell’ambito del Fondo di Previdenza dei Lavoratori Dipendenti (FPLD), della posizione assicurativa per i colleghi pervenuti in INPS a seguito di processi di mobilità volontaria; colleghi che, al momento dell’inserimento nei ruoli dell’Istituto, avevano optato per il mantenimento dell’iscrizione presso la cassa previdenziale di provenienza.

Sull’argomento, dando seguito alle richieste a più riprese formulate da Cgil Cisl e Uil in sede di tavolo nazionale, l’Amministrazione:

- ha esplicitato la propria disponibilità a “spalmare” lungo un arco temporale più ampio l’operazione di rientro dal debito previdenziale derivante dall’applicazione della maggiore aliquota contributiva. Nel mese di novembre, quindi, la trattenuta non sarà operata e, a partire dal mese di dicembre, il debito residuo sarà rateizzato in 24 mesi;  

- ha reso nota l’imminente attivazione di un punto di consulenza riservato ai colleghi interessati, organizzato e gestito, in sinergia, dalle competenti Strutture Centrali (Pensioni, Entrate e Posizione Assicurativa);

- ha assunto l’impegno ad inviare ai colleghi una specifica nota che indichi, tra l’altro, la quantificazione degli importi dovuti ed un responsabile della procedura.

Altro tema trattato è stato quello delle modifiche al piano dei pensionamenti da spending. Sul punto, l’Amministrazione, in forza del parere del Ministero del Lavoro del 9/10 u.s., procederà a breve, mediante una determinazione commissariale da adottare in via d’urgenza, a rivedere le liste dei pensionamenti disposti d’ufficio espungendo dagli elenchi le lavoratrici che non abbiano raggiunto al 31/12/2011 i 65 anni di età anagrafica (requisito ordinamentale allora previsto per la pensione di vecchiaia degli uomini) ed i colleghi, uomini e donne, che conseguiranno il requisito per la pensione anticipata entro il 31 gennaio 2015 senza aver maturato i 62 anni di età con conseguente penalizzazione sul calcolo della pensione. La revisione delle liste, che interesserà, tenuto conto di quanto riferito dall’Amministrazione, circa 50 colleghi, permetterà ad un numero equivalente di lavoratrici e lavoratori dell’Istituto di accedere al pensionamento in deroga attraverso lo scorrimento della graduatoria a suo tempo approvata. A fronte di una nostra specifica richiesta di informazioni, l’Amministrazione ha precisato che a quanti già inseriti negli elenchi sarà comunque riconosciuta, ove interessati, la possibilità di accedere al pensionamento.

Nel pomeriggio di ieri sono inoltre state discusse, in sede tecnica, le tematiche relative all’armonizzazione dei trattamenti economici e ai criteri/modalità di selezione per gli sviluppi economici interni alle aree.

Per quanto concerne l’armonizzazione dei trattamenti economici, come chiesto da Cgil, Cisl e Uil nel corso della precedente riunione del tavolo negoziale, l’Amministrazione ha illustrato alle OO.SS. una ulteriore ipotesi di avanzamento del processo di omogeneizzazione delle retribuzioni. Anche la nuova ipotesi, come quelle precedentemente esaminate in sede tecnica, persegue, in linea con quanto previsto nell’Accordo di Programma 2014-2016, il duplice obiettivo di minimizzare gli effetti dell’armonizzazione sugli attuali livelli retributivi e di gettare le basi per un progressivo consolidamento dei trattamenti in godimento, a partire da quelli erogati nei confronti dei lavoratori delle aree A e B.

Essendosi conclusa la fase di approfondimento tecnico, l’argomento verrà ulteriormente approfondito in sede politica nell’ambito del confronto sul CCNI 2014.

In forza di quanto previsto nell’Accordo di Programma 2014-2016, la delegazione di parte pubblica ha consegnato alle OO.SS. una bozza di bando relativo agli sviluppi economici interni alle aree. Sui contenuti del documento consegnatoci ci siamo riservati di compiere ulteriori e più puntuali approfondimenti.

Per quanto riguarda la rivisitazione dell’orario di servizio, nel ribadire la nostra contrarietà al limite delle 50 ore settimanali disposto con messaggio Hermes in aderenza a specifici rilievi formulati dai Servizi Ispettivi del MEF, nel corso dell’incontro abbiamo evidenziato l’esigenza di tenere nella dovuta considerazione le eventuali richieste di sforamento che, con l’obiettivo di salvaguardare gli attuali livelli quali-quantitativi del servizio erogato e/o far fronte a specifiche esigenze di livello locale, i territori dovessero presentare.

Nel pomeriggio di oggi si è infine svolta una riunione dell’Osservatorio Nazionale sulla produttività nel corso della quale sono stati esaminati i dati di produzione relativi al terzo trimestre 2014.

La lettura dei numeri offre un quadro molto articolato. A fronte delle sedi del Nord e del Centro che presentano dinamiche tendenzialmente positive sia sul piano dell’incentivazione ordinaria sia su quello dell’incentivazione speciale infatti, il Sud si presenta con dati oscillanti tra 90 e 95 in termini di parametro di produttività efficace.

Sul punto, abbiamo chiesto al Direttore Centrale della Pianificazione, dichiaratosi disponibile a farsi carico delle sollecitazioni di parte sindacale, di rappresentare al Direttore Generale la necessità che i dati non incidano sulla quantificazione dell’incentivo da erogare con la retribuzione del corrente mese (terzo acconto incentivo ordinario e primo acconto incentivo speciale). Ciò, soprattutto in considerazione delle perduranti difficoltà di integrazione funzionale e del ritardo con il quale sono state rilasciate procedure di lavorazione incidenti sul risultato finale delle sedi.

Roma, 5 novembre 2014

FP CGIL/INPS

Oreste CIARROCCHI

CISL FP/INPS

Andrea NARDELLA

UIL PA/INPS

Sergio CERVO