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“L’impegno dell’Istituto e di tutti i suoi dipendenti al servizio del Paese è stato e continua ad essere costante, con spirito di sacrificio e senza orari, per far fronte a una mole di lavoro senza precedenti ma soprattutto per gestire le importanti azioni di supporto economico attivate dal Governo per cittadini e imprese in questa difficile fase della storia della Repubblica”.

È il testo del comunicato stampa dell’Istituto che, finalmente, difende i propri dipendenti dalle solite accuse di “fannullonismo” lanciate da politici e giornalisti ignoranti se non faziosi.

È anche la certificazione del fatto che i dipendenti sono produttivi a prescindere dalla modalità con la quale lavorano e, soprattutto, che lavorano ad ogni orario.

La pandemia avanza (in termini di contagi e di ben più preoccupanti ricoveri e decessi) e gli appelli a limitare gli spostamenti si sprecano da medici, immunologi, Governo. L’introduzione del “coprifuoco” e la chiusura dei posti pubblici dove la “movida” rende più probabile l’abbassamento delle difese e, di conseguenza, i contagi, lo sfasamento degli orari scolastici per ridurre la pressione sui mezzi di trasporto pubblico, suggeriscono come il lavoro agile andrebbe agevolato ed esteso ulteriormente soprattutto per le attività completamente dematerializzate considerando che tutti i lavoratori sono pari rispetto alla salute (lavoratori delle aree, professionisti, medici, dirigenti e dipendenti delle aziende esterne che lavorano nei nostri stabili) e che il diritto alla disconnessione andrebbe statuito contrattualmente come tanti altri aspetti oscuri del lavoro agile in questa fase 3 (riconoscimento del lavoro straordinario quando richiesto, buono pasto, fasce di reperibilità oraria, ecc.). Dell’importanza di questo tema si evince dalla lettura del progetto di relazione, licenziato dalla Commissione per l'occupazione e gli affari sociali del Parlamento europeo, recante raccomandazioni alla Commissione per la approvazione di una direttiva europea sul diritto alla disconnessione.

Nel frattempo, anche il mese di ottobre volge al termine ed altri importanti temi contrattuali attendono le dovute decisioni e trattative. Tra tutti, CCNI 2020, prolungamento dell’ammortamento dei piccoli prestiti a 15 anni, attivazione per i dipendenti del cosiddetto 0,35%, ecc.

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UILPA-INPS

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