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Nell’avvicinarci al Natale, molte persone sono prese dalla frenesia (dei regali, degli acquisti, delle cene, e così via). Così è accaduto anche all’Inps, dove in dieci giorni la commissione ha vagliato tutte le candidature e Direttore generale e Presidente hanno conferito gli incarichi, dando solo cinque giorni ai nominati per prendere servizio, a volte a centinaia di chilometri da casa.

Eppure, dando a Cesare quel che è di Cesare, per mesi si era seguito un percorso di partecipazione e condivisione aperta del progetto, sicuramente innovativa rispetto a precedenti esperienze in cui le decisioni venivano prese nelle segrete stanze.

Però verso la fine si è stati presi dalla fretta, non consentendo alle Organizzazioni sindacali, sia direttamente che tramite il Civ, di partecipare in maniera ponderata al processo di riorganizzazione. Vogliamo ricordare, a tutti, che le Organizzazioni sindacali non rappresentano solo il Personale dell’Istituto; esse rappresentano tutti i lavoratori che(insieme alle aziende) sono i principali finanziatori della previdenza italiana (o gli azionisti come amava dire un indimenticato esponente Uil che per anni ha fatto parte del Civ) e rappresentano tutti i lavoratori e pensionati che (insieme alle aziende) sono gli utenti dell’IstitutoÈ quindi doveroso che, in queste occasioni, le Organizzazioni sindacali siano chiamate a discutere degli assetti organizzativi ed è buona norma che si attendano le linee guida del Civ.

Definito l’assetto, le nomine sono state, come tre anni fa, piene di sorprese: tre anni fa i direttori di Personale, Organizzazione, Bilanci e Vigilanza uscirono dalla Direzione generale per assumere incarichi territoriali; questa volta i direttori di Personale, Organizzazione e sistemi informativi e Pianificazione sono stati riassegnati sul territorio. Non sarebbe preferibile che i criteri alla base di tali scelte siano previamente chiariti, magari nel regolamento sugli incarichi? Non è anche questa trasparenza?

Mentre questa partita si è chiusa in grande fretta, su altre questioni si procede al rallentatore.

Ormai è svanita la speranza di avere il CCNI 2019. E qui dobbiamo ricordare al Presidente che forse sarebbe stato meglio aderire alla proposta della Uil di stipulare in brevissimo tempo un contratto 2019 “fotocopia” del 2018, per discutere con calma il 2020.

Analogamente, si sono perse le tracce delleprogressioni verticali: chi le ha viste? è troppo chiedere chiarezza sul punto?

Non siamo soliti fare il copia e incolla di notizie di stampa, peraltro piene di “sarebbero” o “si apprende” o “si dice”. Certi metodi non ci appartengono. Le nostre battaglie le conduciamo a viso aperto ed a viso aperto diciamo che pretendiamo rispetto e partecipazione!

Caro Presidente, caro Direttore, il medesimo impegno e rapidità che avete impiegato per i dirigenti generali lo pretendiamo per tutte le altre questioni che preoccupano il Personale!

                                                                                                                             IL COORDINATORE GENERALE

                                                                                                                                                UILPA-INPS

                                                                                                                                             (Sergio CERVO)