Grazie all’intervento del Presidente, come richiesto questa mattina dalla nostra sigla sindacale, si è finalmente giunti alla decisione di chiudere al pubblico le sedi lombarde e in tutte le province elencate dal decreto emesso dal Presidente del Consiglio nella notte scorsa.

Siamo fiduciosi che questa decisione anticipi di pochissimo un nuovo modello di erogazione dei servizi che, nell’emergenza, utilizzi soprattutto gli altri canali di accesso all’Istituto.

Nell’apparente difficoltà di frenare la diffusione del virus, in una “situazione di guerra”, in un’emergenza nazionale nella quale cercare responsabilità e ritardi nella vana speranza di ricevere per tempo presidi e barriere che, al fine, non garantiscono l’immunità al contagio è, ormai, fuori luogo. Sembrerebbe dunque che l’unico freno al contagio si possa ottenere evitando il contatto tra le persone. Purtroppo, da un singolo contagio si innesca una catena umana di contatti che non è controllabile.

Quale danno riceverebbero i cittadini se, anziché incontrare dal vivo un dipendente, un medico, un tecnico, ci parlassero al telefono?

Che senso ha esporre i colleghi tutti ad un rischio così alto?

Nel ribadire l’importanza di intervenire tutti, dirigenza e rappresentanze dei lavoratori, alle riunioni del comitato centrale di gestione dell’emergenza al fine di giungere a soluzioni condivise e tempestive, torniamo a chiedere la mappatura dei servizi non delocalizzabili (ormai in misura certamente inferiore a quelli esercitabili a distanza) e:

  • voler consentire, in via precauzionale,la progressiva chiusura degli sportelli al pubblico su tutto il territorio nazionale indirizzando tutta l’utenza sugli altri canali già ampiamente disponibili e collaudati;
  • ampliare ulteriormente la diffusione di tutte le forme di lavoro a distanza consentendo, durante il periodo emergenziale, la relativa fruizione in tutte le giornate lavorative;
  • verificare che le misure precauzionali ed i dispositivi di protezione individuale siano utilizzati anche da tutti i collaboratori esterni(società di servizi, manutenzione, vigilanza, consulenza, ecc.).

Struttura di Coordinamento Nazionale

IL COORDINATORE GENERALE

Tutela salute, sicurezza e ambiente

UILPA-INPS

UILPA-INPS

 

Claudio Checcherini

Sergio Cervo