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Si è svolto nella giornata del 27 maggio l’incontro relativo alla mobilità nazionale e ai criteri di assegnazione dei candidati del concorso da 967 consulenti della protezione sociale.

Riguardo al primo tema, abbiamo chiesto unitariamente all’Amministrazione di riaprire, seppur brevemente, la procedura appena conclusasi, considerata l’assenza di diverse decine di sedi e che una riapertura di pochi giorni non inficerebbe affatto l’iter delle assunzioni, permettendo a tutti i colleghi di vedere accolte le proprie richieste. Restiamo, perciò, in attesa di ricevere risposte in tempi rapidi dall’Amministrazione. Connesso a questo argomento, vi è quello legato all’interpello per 50 posti in Direzione Generale, su cui pure abbiamo chiesto un ripensamento all’Amministrazione.

Sulla distribuzione territoriale dei futuri colleghi del concorso da 967 consulenti della protezione sociale, l’Amministrazione ha illustrato i criteri generali che porteranno all’elaborazione dei numeri da assegnare alle varie sedi. Si è, quindi, precisato che si è tenuto conto di fattori interni ed esterni agli uffici. Rispetto ai primi, si sono presi in considerazione i carichi di lavoro di ogni sede, con specifico riferimento al rapporto tra domande, giacenze e pratiche definite. Saranno, poi, presi in considerazione anche i pensionamenti 2019-2020 e i pensionamenti anticipati per quota 100 fino a marzo 2020. Aspettiamo, ora, di sapere nel dettaglio quali saranno i numeri assegnati a ciascuna sede, non ancora fornitici.

Riguardo al criterio di distribuzione territoriale, ossia se la scelta dei candidati sarà su base provinciale o territoriale, l’Istituto sembra essersi orientato verso una scelta su base provinciale, fermo restando che ci sarà di certo un raccordo coi direttori regionali sui numeri da distribuire per ogni Regione e per ogni Sede. La nostra richiesta è stata altresì di considerare nell’ambito delle sedi anche le Agenzie, visto che molte sono a rischio di chiusura e che lo stesso Presidente Tridico si è espressamente impegnato - in uno dei primi incontri al tavolo delle trattative - a non voler far arretrare l’Istituto dal territorio.

Da quanto ci è stato comunicato, la graduatoria di merito dovrebbe essere definita e pubblicata entro questa settimana. Riguardo ai titoli valutabili ai fini della graduatoria, l’Amministrazione ha comunicato che, dopo attenta valutazione, non ritiene di voler prendere in considerazione tutti quei titoli non indicati nel bando, come il diploma di Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali. Una volta formatasi la graduatoria, a partire dalla metà della prossima settimana c’è l’intenzione di iniziare a mandare le richieste di scelte delle sedi a tutti gli oltre 3.000 candidati della graduatoria, sia vincitori che idonei.

Sui numeri del personale da assumere, l’Istituto intende procedere all’assunzione dal 1° luglio (data presunta dell’immissione in servizio) di 2.000 persone, considerando che ad oggi gli organi di controllo hanno dato autorizzazione solo per questo numero, sebbene l’Inps abbia capacità economica di assumere quasi 3.000 persone. Per il restante migliaio (non sufficiente ad assorbire l’intera platea degli idonei presenti in graduatoria), invece, bisognerà attendere le ulteriori autorizzazioni, che al momento giacciono presso gli organi di controllo esterni.

Allo stesso modo, resta bloccata l’autorizzazione ad assumere i 74 idonei B1, tuttora ferma presso gli organi di vigilanza, con l’ulteriore “mannaia” della scadenza della graduatoria, fissata per legge al 30 settembreprossimo.   

Considerando l’estremo bisogno di personale di cui l’Istituto necessita, chiediamo al Presidente di intervenire presso gli organi competenti, per sollecitare che tali ulteriori autorizzazioni arrivino nel più breve tempo possibile, per garantire all’INPS di riguadagnare quel minimo di funzionalità indispensabile.

Roma, 28 maggio 2019                   

FP CGIL

Matteo ARIANO

CISL FP

Paolo SCILINGUO

UIL PA

Sergio CERVO

CONFINTESA FP

Francesco VIOLA