Come richiesto dalle scriventi Organizzazioni Sindacali, che lo scorso 2 ottobre (vedi comunicato in pari data) erano intervenute, alla luce della circolare 96 del 21.9.2018 e della determinazione presidenziale n.52 del 16/5/2018 relative al nuovo regolamento di attuazione del decentramento territoriale dell’Istituto, sul tema del riassetto della rete delle agenzie invitando l’Amministrazione ad una puntuale interlocuzione con le parti sociali ed a non arretrare rispetto ad una presenza capillare dell’INPS sul territorio, si è svolta martedì 13 novembre la seconda riunione dell’Organismo paritetico per l’innovazione con all’ordine del giorno una serie di argomenti ( decentramento territoriale dell’Istituto, nuovi criteri per l’erogazione dei prestiti al personale dipendente e nuovi strumenti di comunicazione) rispetto ai quali il confronto ha fatto registrare momenti di forte dialettica.

Sul primo punto, il decentramento territoriale dell’Istituto, abbiamo chiesto all’Amministrazione, stante l’assenza di una modalità uniforme di confronto con le organizzazioni sindacali a livello locale che ci avrebbe consentito ad oggi di avere un quadro completo delle proposte presentate alla Direzione centrale Organizzazione e sistemi informativi dai direttori regionali e dai direttori di coordinamento metropolitano in ordine alla situazione attuale ed ai possibili sviluppi della rete delle agenzie, di rappresentarci lo stato dell’arte delle iniziative organizzative che si intendono adottare in ragione non solo delle potenziali ricadute sul personale direttamente impegnato nelle strutture territoriali, ma soprattutto per gli effetti che le soluzioni individuate produrranno sulle comunità interessate dagli eventuali interventi generati dall’applicazione della circolare 96/2018. Da parte della delegazione datoriale è stato chiarito, senza alcuna indicazione specifica delle singole agenzie coinvolte (da qui emerge l’esigenza e l’importanza di avere formale contezza del quadro specifico, per ogni Direzione regionale/Direzione di coordinamento metropolitano, delle proposte formulate e dei dati elaborati dalla Direzione generale), che su 278 agenzie territoriali 94, circa 1/3, non sarebbero in linea con i parametri indicati dalla circolare n. 96: rispetto alle 94 agenzie “fuori norma” solo per 30 vi sarebbe una proposta di trasformazione/chiusura con possibilità per 20 di esse di rientrare nei parametri attraverso misure organizzative adottate dall’Istituto. Nei nostri interventi abbiamo ribadito l’importanza della presenza capillare dell’INPS sul territorio riconosciuta nei documenti ufficiali dell’Istituto come “... fattore determinante ai fini dell’efficienza e dell’efficacia del servizio reso e della conseguente soddisfazione dell’utenza...” e percepita come valore aggiunto dalle stesse comunità locali mobilitatesi in questi mesi, in diverse realtà del Paese, a difesa delle loro agenzie: un patrimonio da preservare e coniugare con gli standard di prestazioni e servizi assicurati ai rispettivi bacini di utenza.

Sulla definizione di nuovi criteri per l’erogazione dei prestiti al personale l’Amministrazione, senza presentare alcuna formale proposta di revisione dell’attuale regolamento, si è limitata ad enunciare una generica idea di ampliamento della base di calcolo della retribuzione utile per alcune categorie di personale, senza dettagliare tale proposito. Rispetto all’argomento abbiamo chiarito che l’operazione, unitamente ad altri interventi di manutenzione necessari su una disciplina che ormai risale al 2013, va fatta a 360° per tutto il personale, valorizzando il sistema indennitario oggi parzialmente utilizzato ai fini dell’erogazione dei prestiti ai colleghi.

In merito al terzo tema che attiene agli strumenti di comunicazione sindacale con il personale dell’Istituto, l’Amministrazione ha ribadito il progetto di attivare una bacheca virtuale sulla Intranet nel cui ambito ciascuna organizzazione, a livello centrale e territoriale, avrà la possibilità di “postare” i comunicati e la documentazione ritenuti funzionali all’attività sindacale con contestuale invio di una specifica mail a tutto il personale dell’Istituto che sarà informato del relativo inserimento. Nel prendere atto di tale progetto, motivato dalla tecnostruttura con esigenze di alleggerimento dei server in dotazione all’Istituto, abbiamo ribadito la necessità che sia garantita alle Organizzazioni sindacali, a livello nazionale e territoriale, ed alle RSU la disponibilità di una casella di posta elettronica, magari da potenziare rispetto agli attuali 150 kb, quale ordinario ed insostituibile strumento di comunicazione con i colleghi e con l’esterno.

CONCORSO PUBBLICO PER 365 C1

In questi giorni siamo venuti a conoscenza del fatto che l’Amministrazione, dopo aver proceduto con determinazione presidenziale all’approvazione della graduatoria finale (248 vincitori) del concorso pubblico per titoli ed esami a 365 posti di analista di processo-consulente professionale, area C, posizione economica C1, contrariamente al passato, quando i neoassunti indicavano le preferenze individuando le Regioni di destinazione, demandando l’Istituto ad ogni Direttore regionale la successiva destinazione dei colleghi nelle sedi dell’ambito territoriale di riferimento, ha di fatto “scavalcato” i Direttori regionali/Direttori di coordinamento metropolitano individuando direttamente le sedi “offerte” al nuovo personale. È di tutta evidenza che una simile scelta oltre a segnalare una “sfiducia”, del tutto immotivata, nei confronti dei Direttori regionali/Direttori di coordinamento metropolitano che, lo ricordiamo, hanno il governo delle risorse umane a livello territoriale, sarà fonte di non pochi problemi sui territori che si vedranno arrivare nuove risorse, direttamente catapultate dalla Direzione generale, mortificando aspettative coltivate da chi, nelle sedi, attende da anni di potersi ricollocare altrove.

 

FP CGIL/INPS
Matteo ARIANO

CISL FP/INPS
Paolo SCILINGUO

UIL PA/INPS
Sergio CERVO