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Una riunione con luci e ombre quella che si è svolta questa mattina tra la Delegazione di parte datoriale e le Organizzazioni sindacali a seguito delle pressanti sollecitazioni esercitate dalle scriventi in presenza di uno stallo negoziale che perdura da oltre un mese. I temi all’ordine del giorno, piano delle assunzioni, stabilizzazione del personale in comando e problematica "riservisti", non esauriscono l’elenco delle problematiche evidenziate con il comunicato unitario di CGIL CISL e UIL dello scorso 8 giugno, ma costituiscono per noi la ripresa di un confronto che si dovrà sviluppare in modo più dettagliato anche su altri argomenti.

Nello specifico, per quanto attiene al piano delle assunzioni, il Direttore Centrale Risorse Umane ha annunciato lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi pubblici, banditi nel lontano 2007 per le posizioni C1 e C3, in questo caso sia per il profilo amministrativo sia per quello informatico, nella misura pari a 259 unità destinate al territorio ad eccezione dei 30 informatici incardinati nella Direzione Centrale organizzazione e Sistemi Informativi. A queste unità si dovrebbero aggiungere, come previsto nel piano del fabbisogno del personale, altre 365 nuove assunzioni, posizione C1 profilo amministrativo, con uno specifico concorso pubblico il cui bando è ancora in via di definizione: utilizzando il budget 2015 e 2016 a valere sulle cessazioni 2014 e 2015 si potrebbe dare corso ad ulteriori 730 assunzioni.

Nel corso dei nostri interventi, pur prendendo atto di quanto rappresentato dall’Amministrazione, abbiamo sottolineato la necessità che le nuove unità siano effettivamente destinate al territorio, riaprendo anche il tema della mobilità nazionale, preceduta dalle mobilità infra-regionali ribadendo, ed abbiamo chiesto che il 50% dei posti messi a bando siano destinati ai colleghi in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente per l’accesso dall’esterno all’area C: su quest’ultimo punto, per noi fondamentale, il Capo del Personale ha ribadito che è in corso un approfondimento all’interno della tecnostruttura e con i vertici dell’Istituto.

Sulla questione della stabilizzazione dei comandati, preso atto di quanto deliberato in sede di gestione presidenziale circa l’inserimento nei ruoli INPS del relativo personale (146 colleghi), abbiamo richiamato l’attenzione dell’Amministrazione sui 13 colleghi che a vario titolo restano fuori dalla determina (trattasi dei comandati in Legge 100 e ex art.42bis e dei colleghi che, in virtù delle nuove tabelle di equiparazione fra i livelli di inquadramento dei diversi comparti definite con il DPCM del 26/6/2015, quindi ex-post rispetto all’avvio del comando, si ritrovano inseriti in un’area inferiore rispetto a quella risultante dalle tabelle utilizzate all’epoca dell’ingresso in INPS): per noi nessuno deve rimanere fuori dalla stabilizzazione ed abbiamo chiesto alla delegazione di parte datoriale un approfondimento congiunto per una soluzione positiva per i colleghi coinvolti e per le stesse sedi dove operano da anni.

Il terzo tema all’ordine del giorno, situazione del personale ammesso con riserva alle selezioni interne, non ha avuto, a nostro avviso, gli spazi necessari di approfondimento. Infatti, l’Amministrazione ha unicamente annunciato l’intenzione di accelerare i tempi per le pronunce di merito in modo da sciogliere il nodo delle decorrenze giuridiche ed economiche per i colleghi direttamente e indirettamente coinvolti. Ritenendo insoddisfacente la risposta dell’Amministrazione, data la complessità della questione, riteniamo doveroso che la discussione prosegua nel prossimo incontro.

Altro tema di grande preoccupazione è quello della definizione dei risultati di produzione delle sedi che, a titolo di incentivo ordinario e speciale 2016, non avevano raggiunto il risultato pieno in sede di consuntivo per l’anno pregresso: in attesa di una formalizzazione degli assestamenti 2016, abbiamo chiesto ed ottenuto che sia calendarizzata a breve una riunione del Tavolo nazionale dedicata a questo specifico argomento, compreso il tema dell’adeguamento dei sistemi di pianificazione e misurazione degli obiettivi di produzione sul quale CGIL CISL e UIL da anni richiamano l’attenzione dell’Amministrazione (vedi Accordo di programma 2014/2016 art. 5 "... le parti convengono sulla necessità di rivedere... gli attuali sistemi di pianificazione e misurazione degli obiettivi di produzione al fine di valorizzare tutte le attività poste in essere per l’erogazione dei servizi all’utenza, compresa l’attività di consulenza all’utenza e di supporto e assistenza al cliente interno."

In chiusura di riunione abbiamo chiesto:

l’attivazione di un tavolo tecnico sulla vigilanza per approfondire alcuni temi relativi al personale ispettivo;

una verifica, come promesso a suo tempo dall’Amministrazione, sulla questione CRAL, visto l’approssimarsi della data del 30 giugno 2017 che mette a rischio la continuità del servizio di ristoro/bar delle sedi;

un approfondimento sulla fattibilità della "stabilizzazione" del personale in distacco dalla Regione Calabria presso la sede INPS di Reggio;

un esame congiunto, alla luce della circolare n.94/2017, della problematica relativa alla prescrizione dei contributi pensionistici versati alle Casse della gestione dei dipendenti pubblici.

 

FP CGIL/INPS

Matteo ARIANO

CISL FP/INPS

Paolo SCILINGUO

UIL PA/INPS

Sergio CERVO