Cgil Cisl e Uil sono contrarie a qualsiasi ipotesi di taglio dell’incentivo 2012.
Lo abbiamo evidenziato nel corso dell’incontro del 6/2 u.s. e lo abbiamo ribadito durante il tavolo nazionale di ieri.
Un taglio, quello imposto da Ministero dell’Economia e Funzione Pubblica a chiusura dell’iter di certificazione del CCNI 2012 che, peraltro intervenendo ad obiettivi produttivi da tempo pienamente raggiunti, produrrebbe, rispetto ai saldi erogabili prima del pronunciamento ministeriale, evidenti riduzioni delle quote di incentivo ancora da erogare. Secondo i dati forniti dall’Amministrazione infatti, ai lavoratori dell’INPS verrebbe corrisposto un saldo di circa 250,00 € più basso rispetto a quello inizialmente erogabile; ai lavoratori ex INPDAP non verrebbero corrisposti i trattamenti economici legati al raggiungimento degli obiettivi di qualità (circa 450,00 €). Con una decurtazione complessiva di oltre 280,00 € medi pro-capite alla quale va, tra l’altro, sommato il taglio che scaturirebbe dalla cancellazione, anch’essa imposta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dalla Funzione Pubblica, dell’art. 34 dell’ipotesi di CCNI 2012; disposizione che, come è noto, prevedeva una maggiorazione del salario di produttività per i lavoratori di INPS, ex INPDAP ed ex ENPALS inquadrati nelle aree A e B.
Tutto ciò, mentre, per effetto del blocco ormai quinquennale dei rinnovi contrattuali, i lavoratori pubblici hanno subìto penalizzazioni retributive che vanno dai tremila ai cinquemila euro.

Per questo, nel corso del tavolo di ieri, abbiamo ancora una volta chiesto all’Amministrazione di impegnarsi formalmente a riattivare, sul tema della certificazione del CCNI 2012, una interlocuzione con le competenti funzioni ministeriali. Interlocuzione che, ad avviso di Cgil Cisl e Uil, dovrà perseguire i seguenti obiettivi:
- recuperare le risorse sottratte alla disponibilità della contrattazione integrativa;
- rendere nuovamente disponibili al confronto materie, come ad es. quelle proprie della contrattazione decentrata, che i rilievi di MEF e Funzione Pubblica qualificano come “prerogative datoriali”.

Un’iniziativa, quella da mettere in campo nei confronti delle competenti funzioni ministeriali, che riteniamo vada avviata e debba condurre al risultato da tutti auspicato nel più breve tempo possibile. E ciò, non solo perché, come più volte abbiamo evidenziato, non è possibile che i lavoratori debbano attendere tempi tanto lunghi per vedersi corrisposti i trattamenti economici loro spettanti, ma anche perché la conferma del meccanismo di calcolo dell’ammontare del fondo imposto dal MEF farebbe inevitabilmente arenare il negoziato rivolto alla definizione dei contratti integrativi relativi al 2013 e al 2014, già conclusosi a livello tecnico e apertosi in sede politica il 6/2 u.s..

La conferma di un meccanismo di calcolo che, ai fini della quantificazione delle riduzioni da operare sul fondo in ragione dei pensionamenti intervenuti rispetto all’anno precedente, imponga di prendere in considerazione i dati del conto annuale e non quelli relativi alle cessazioni che presumibilmente intervengono nel corso dell’anno di riferimento, sottrarrebbe infatti alla disponibilità della contrattazione integrativa risorse talmente ingenti da mettere in discussione, con particolare riferimento all’anno 2014, il buon esito del graduale percorso di armonizzazione dei trattamenti economici. Anno rispetto al quale peraltro permangono, in ragione di quanto previsto dalla legge di stabilità 2013, i rischi di un taglio alle risorse di cui all’art. 18 della legge n. 88/89.

Ad avviso di Cgil Cisl e Uil quindi, la riapertura di un confronto con MEF e Funzione Pubblica sulla certificazione del CCNI 2012 deve anche perseguire, oltre a quello della tutela delle retribuzioni, l’obiettivo di salvaguardare uno strumento, quale è quello della contrattazione integrativa, il cui utilizzo ha nel tempo permesso in tutti e tre gli enti coinvolti nel processo di integrazione di conciliare le legittime aspettative dei lavoratori con l’esigenza di sostenere i percorsi di innovazione organizzativa finalizzati al rafforzamento dei servizi erogati.
In ordine alla sezione ex ENPALS, abbiamo chiesto che si proceda ad un approfondimento dei dati relativi ai saldi 2012 consegnatici dall’Amministrazione, con particolare riguardo a quanto ancora dovuto a titolo di incentivo all'attività di vigilanza e per lo svolgimento delle attività di sportello.

A seguito delle richieste da noi a più riprese formulate, da ultimo anche nel corso della riunione di ieri, verrà erogato a tutti i lavoratori, con le spettanze del corrente mese di febbraio, un ulteriore acconto relativo all’incentivo 2013 di importo pari a 1.000,00 € lordi pro-capite.   
Abbiamo infine ribadito l’esigenza di imprimere una decisa accelerazione al percorso di attuazione dell’accordo sulla mobilità nazionale a domanda sottoscritto nel mese di giugno 2013. In particolare, abbiamo evidenziato la necessità di addivenire rapidamente alla sottoscrizione di un accordo che consenta di dare avvio alle procedure di pubblicazione del previsto bando nazionale e rinvii, ove necessario, la definizione concordata dei criteri di eventuale contingentamento del numero delle uscite ad una fase successiva a quella di raccolta delle domande. L’argomento sarà trattato nel corso della prossima riunione del tavolo nazionale.
A chiusura dell’incontro, l’Amministrazione ci ha consegnato un ipotesi di accordo contenente un elenco di istanze volte ad ottenere cambi di profilo. Sul tema, ci siamo riservati di compiere i dovuti approfondimenti. Anche questo argomento verrà pertanto trattato nel corso della prossima riunione del tavolo nazionale. 

FP CGIL/INPS

Oreste CIARROCCHI

CISL FP/INPS

Andrea NARDELLA

UIL PA/INPS

Sergio CERVO