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A seguito del vuoto istituzionale venutosi in questi giorni a determinare, anche la politica e il sistema dell’informazione sembrano essersi accorti che il più grande Ente previdenziale del Paese continua ad avere moltissimi problemi da risolvere.

CGIL, CISL e UIL di categoria evidenziano la necessità di un cambiamento radicale nelle strategie di Ente sin dal dicembre del 2011, ovvero da quando il legislatore ha deciso la soppressione e l’incorporazione di INPDAP ed ENPALS in INPS.

Abbiamo chiesto, sin dall’inizio, di poterci confrontare su un concreto Piano Industriale che delineasse il nuovo assetto dei servizi ai cittadini e alle imprese, i conseguenti obiettivi strategici e le misure organizzative per attuarli, un piano straordinario di valorizzazione del ruolo e della professionalità dei lavoratori che tali obiettivi e servizi devono assicurare.

Le risposte dell’Ente sono spesso state insoddisfacenti e tra loro contraddittorie. Infatti, mentre, da un lato, non si è ancora pervenuti alla definizione di un progetto organico di sviluppo dell’Ente, dall’altro, si è dato avvio, in attuazione della spending review, a decisi interventi di taglio lineare alle risorse economiche e funzionali.

Il Governo prenda finalmente atto della grave situazione che nel tempo si è venuta a determinare e individui subito un commissario cui affidare il compito di guidare l’INPS verso un nuovo modello di governance in grado, fra l’altro, di assicurare maggiori livelli di partecipazione a lavoratori e imprese e di rendere più brevi i tempi di perfezionamento dei processi decisionali. 
Il più grande Ente del Welfare del Paese non può restare senza il pieno funzionamento dei suoi organi.

Pensionati, lavoratori e imprese si aspettano che l’INPS continui ad assicurare loro risposte adeguate e non hanno di certo bisogno che si diffondano voci su presunti nuovi tagli alle  retribuzioni o su nuove riduzioni del personale dell’Istituto.
CGIL CISL UIL che, nel recente passato, hanno già chiamato i lavoratori dell’INPS alla mobilitazione per contrastare i ripetuti attacchi alle loro condizioni professionali e retributive, ribadiscono sin d’ora al Governo la loro volontà di continuare a diciamo sin d’ora difenderne, con tutta la necessaria determinazione, dignità e impegno.
Al Governo chiediamo l’immediata assunzione di atti adeguati alla gravità dei problemi, un vero coinvolgimento delle OO.SS sul futuro dell’INPS, un investimento sui servizi e sui lavoratori che ne hanno sinora reso possibile l’erogazione, con qualità ed efficacia da tutti riconosciute.

Roma, 10 febbraio 2014

UIL PA
E.M. Ponti

FP CGIL
S. Chiaramonte

CISL FP
D. Volpato