Stampa

Le diverse e complesse problematiche scaturenti dal processo di integrazione di INPDAP ed ENPALS in INPS sono da tempo al centro dell’azione delle scriventi OO.SS., costantemente impegnate a fornire il proprio contributo nella ricerca delle più adeguate soluzioni.
Tali problematiche riguardano, in particolare, il riassetto organizzativo e funzionale dell’Istituto, l’armonizzazione dei trattamenti economici accessori, la valorizzazione delle professionalità presenti nei tre enti coinvolti nel medesimo processo di integrazione.

A più riprese, CGIL CISL e UIL hanno evidenziato come le soluzioni a tali questioni vadano ricercate assicurando ai lavoratori adeguati livelli di partecipazione e, quindi, agendo, con decisione, sulla leva del confronto.

Come è noto, le Federazioni Nazionali di FP CGIL, CISL FP e UIL PA, ribadendo l’importanza che assumono partecipazione e contrattazione integrativa, hanno in questi giorni elaborato un documento unitario contenente le linee guida per i rinnovi contrattuali; documento che, tra l’altro, si propone di rilanciare la contrattazione nell’ambito di ciascuna P.A. ed affronta temi di particolare rilievo quali, ad esempio, quelli inerenti la riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, la tutela delle condizioni economiche dei lavoratori, l’apprezzamento e lo sviluppo delle professionalità.

In particolare, per quanto concerne la contrattazione di secondo livello, le Federazioni Nazionali hanno ribadito l’esigenza di conferire maggiore ampiezza alle materie fatte oggetto di negoziato, così da garantire più ampi spazi di confronto rispetto a quelli previsti dalle recenti normative.

FP CGIL, CISL FP e UIL PA hanno altresì ribadito la necessità di rendere certi i tempi della contrattazione e, quindi, di erogazione dei trattamenti accessori dovuti ai lavoratori a fronte dell’impegno da essi messo in campo. Impegno che, per quanto concerne l’INPS, anche alla luce delle difficili condizioni socio-economiche in cui versa il Paese, può senz’altro ritenersi straordinario.

Tale obiettivo può essere conseguito, come indicato nel citato documento unitario, anche attraverso la definizione di regole certe in ordine all’esigibilità dei contratti integrativi; regole che consentirebbero di evitare quei ritardi nella corresponsione dei compensi incentivanti che si sono registrati e che tuttora si stanno registrando nel nostro Ente.

Non è infatti ammissibile che i lavoratori dell’INPS, quotidianamente impegnati in uno sforzo teso a consolidare e sviluppare il livello della quantità e della qualità dei servizi erogati, debbano attendere tempi tanto lunghi per vedersi corrisposti i trattamenti economici loro spettanti.

FP CGIL/INPS
CISL FP/INPS
UIL PA/INPS