Grazie alla nostra richiesta del 19/2 u.s., si è aperto oggi il confronto sull’ipotesi di riorganizzazione della gestione soggetto contribuente.
Sul tema, abbiamo anzitutto criticato il metodo seguito dall’Amministrazione che, come è noto, ha dato conto ai lavoratori di una così importante innovazione organizzativa attraverso una videoconferenza, prima ancora che sul tema si aprisse il richiesto tavolo di confronto.
Nel merito dell’informativa, pur condividendo l’obiettivo di miglioramento dei tempi di risposta all’utenza che con la citata innovazione organizzativa si intende perseguire, abbiamo sottolineato l’esigenza di scongiurare i rischi connessi:
- ad un possibile depauperamento delle professionalità;
- alla cancellazione di

Come è noto, a partire dagli inizi del 2012, l’INPS è interessato, per effetto della soppressione e della incorporazione di INPDAP ed ENPALS, disposte con il decreto legge n. 201/2011, convertito, con modificazioni, con legge n. 214/2011, da un complicato processo di integrazione organizzativa e funzionale.

A più riprese, in questi due anni, le scriventi OO.SS. hanno evidenziato l’esigenza di ricercare, agendo sulla leva della contrattazione, soluzioni in grado di conciliare le aspettative e gli interessi dei lavoratori, in termini di ridefinizione dei trattamenti economici accessori, omogeneizzazione della struttura retributiva e valorizzazione delle professionalità, con l’esigenza di salvaguardare e rafforzare il livello della quantità

Come già evidenziato nei nostri precedenti comunicati, non ci siamo arresi e non ci arrenderemo al taglio di oltre 8,5 milioni di euro che, a chiusura del previsto iter di
certificazione, il Mef ha inflitto al fondo di ente 2012.
Riannodare i fili del dialogo con Mef e Funzione Pubblica per “portare a casa”
risultati concreti sul versante del recupero delle risorse. E’ questo l’invito che, a più
riprese, abbiamo rivolto all’Amministrazione.
Nonostante ciò, il tavolo in programma per il 25/2 u.s. è stato rinviato a data da
destinarsi. Con ogni probabilità, in attesa di maggiori certezze circa l’effettiva possibilità
di riaprire una formale interlocuzione con le competenti funzioni ministeriali. Un obiettivo
che l’Amministrazione sta tentando di

A pochi mesi dalla messa in sicurezza delle risorse di cui all’art. 18 della legge 88/89 relative al CCNI 2013, un nuovo durissimo attacco è stato negli ultimi giorni sferrato nei confronti dell’Istituto e di tutti i lavoratori dell’INPS.
A chiusura del previsto iter di certificazione infatti, le risorse destinate al finanziamento del CCNI 2012 sono state tagliate di oltre 8,5 milioni di euro.      
Un taglio di proporzioni inusitate da parte del MEF, frutto di una rideterminazione dei fondi incentrata sui dati del conto annuale che inciderebbe negativamente anche sul confronto, già in atto, sul CCNI 2013 e sul CCNI 2014.
CGIL CISL e UIL hanno quindi chiesto all’Amministrazione di attivarsi immediatamente presso

Cari Colleghi,

in occasione dell’approvazione dei precedenti documenti di bilancio, la UIL ha richiamato l’attenzione sull’enorme disavanzo economico-patrimoniale dell’INPDAP e sulle cc.dd. misure di contenimento della spesa ritenendo necessari interventi legislativi.
Grazie anche alla nostra attività e alle nostre sollecitazioni, con la legge di stabilità 2014 è stato in parte neutralizzato il disavanzo della gestione pubblica delle pensioni prevedendo che le anticipazioni di bilancio per 21,7

Cgil Cisl e Uil sono contrarie a qualsiasi ipotesi di taglio dell’incentivo 2012.
Lo abbiamo evidenziato nel corso dell’incontro del 6/2 u.s. e lo abbiamo ribadito durante il tavolo nazionale di ieri.
Un taglio, quello imposto da Ministero dell’Economia e Funzione Pubblica a chiusura dell’iter di certificazione del CCNI 2012 che, peraltro intervenendo ad obiettivi produttivi da tempo pienamente raggiunti, produrrebbe, rispetto ai saldi erogabili prima del pronunciamento ministeriale, evidenti