LETTERA APERTA AL PRESIDENTE PER LA VIGILANZA ISPETTIVA
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Egregio Presidente,
per puro caso, ma davvero per puro caso, siamo venuti a conoscenza che in questi giorni si stanno tenendo importanti incontri tra i vertici di INPS, INAIL e INL, presieduti dalla ministra Catalfo, per affrontare la delicata questione relativa alle modifiche da apportare al famigerato D. Lgs. 149/2015, naturalmente stiamo parlando di vigilanza ispettiva. Poiché Lei, sull'argomento, non ha ritenuto informare preventivamente le OO.SS., sono state messe in circolazione alcune bozze di proposta che lasciano adito alle più sfrenate e fantasiose conclusioni. Almeno si spera siano tali. A tal proposito, al fine di ridare all'Istituto una propria autonomia, ci consenta allora di rappresentarle la nostra
SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
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Anche luglio è sfumato, a prescindere dagli sforzi fatti sia dai singoli componenti della parte datoriale sia dalle parti sindacali che mai si sono sottratte al confronto ed anzi hanno pungolato i vertici dell’amministrazione per averlo.
I passaggi di profilo, oggetto della riunione odierna tra delegazione trattante e organizzazioni sindacali, arrancano lentamente mentre da anni c’è una fame atavica di professionalità scarse in Istituto. Le informazioni presentate al tavolo di contrattazione
DIREI DI NO MA FACCIO SÌ LO STESSO
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Negli ultimi anni e, maggiormente al tempo del corona virus, sembrerebbe essere stata riscontrata una patologia caratterizzata dal condizionamento psicologico che induce molte persone ad opporsi, soltanto a parole, fermamente ad azioni che vengono richieste mentre, nei fatti, ad acconsentire a decisioni altrui anche senza riscontro alcuno. Si tratterebbe di una sorta di patologia sociale, che vede da un lato l’utilizzo del NO come forma di rivendicazione delle proprie libertà individuali e
"MI DISPIACE MA IO SO' IO E VOI NON SIETE UN C..."
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A questa famosa frase citata dal compianto Alberto Sordi nel film “Il marchese del Grillo” sembra ispirarsi la nostra Amministrazione nei rapporti con i lavoratori e i loro rappresentanti.
Infatti, nonostante il CCNL 2016-2018 dica a chiare lettere che “Il sistema delle relazioni sindacali è lo strumento per costruire relazioni stabili tra amministrazioni pubbliche e soggetti sindacali, improntate alla partecipazione consapevole, al dialogo costruttivo e trasparente, alla reciproca
CONDIZIONAMENTO IN DG - RIENTRO POSSIBILE?
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Bollettino del rientro del primo luglio
Quindici giorni fa vi abbiamo spiegato perché non abbiamo potuto sottoscrivere la proposta di accordo di DG per il rientro in ufficio anzitempo rispetto al contenuto della direttiva 3 del Ministro della Funzione Pubblica (31/7/2020).
Premesso che a noi interessava che il graduale ritorno alla normalità avvenisse in sicurezza e che l’OMS, non noi, ha ribadito che il rischio pandemico è ancora particolarmente insidioso, riteniamo che in
SOTTO IL VESTITO NIENTE: MA QUALE SICUREZZA?
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Non più di 26 giorni fa spiegammo che l’accordo sul protocollo non andava bene nonostante avessimo messo il nostro massimo impegno per contribuire a redigerlo. Avevamo chiesto, tra gli altri, l’impegno dell’Amministrazione a costruire un sistema di gestione della salute e della sicurezza secondo la disposizione della legge, non a nostro piacimento. Lo chiedevamo perchériteniamo che la standardizzazione delle procedure e delle metodiche fossero garanzia di migliore tutela dei lavoratori
FU ATTACCO HACKER: ORA SI CHIEDANO LE SCUSE!
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Il primo aprile, in piena pandemia, durante il primo giorno di richiesta delle prestazioni straordinarie COVID il nostro sito istituzionale andò in crisi per le motivazioni, si disse, più disparate.
In quell’occasione i dipendenti ed i fornitori della direzione informatica furono additati come incapaci, il Presidente e tutto l’Istituto fu al centro di polemiche che riempirono le pagine dei quotidiani.
Poco fa, dal report dell’Organismo permanente di monitoraggio e analisi sui rischi di
PROTOCOLLO COVID PER LA FASE 2 – LE RAGIONI DI UN NO
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Nonostante l’impegno profuso al fine di adattare l’accordo nazionale sulle reali esigenze della Direzione Generale, anche oggi non abbiamo trovato le condizioni per firmare la proposta dell’Amministrazione in materia di contenimento del rischio da COVID-19 in DG. Premesso che a noi interessa che il graduale ritorno alla normalità avvenga in sicurezza e che il rischio pandemico è particolarmente insidioso, anche questa volta, sembrerebbe essere sfumata l’occasione per implementare un sistema
ARAN: IERI L'INCONTRO PER UN ORDINAMENTO AL PASSO DEI TEMPI
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Ieri si è riunita la Commissione Paritetica sull’ordinamento.
Una riunione nella quale l’ARAN ha presentato un documento con cui ha effettuato una analisi della situazione esistente nei vecchi comparti di contrattazione confluiti nel Contratto Funzioni Centrali e una ricognizione delle proposte emerse al tavolo per l’individuazione del nuovo, unico, modello ordinamentale.
Il Presidente dell’ARAN ha voluto comunicare che sul tema ha raccolto l’attenzione della Funzione Pubblica, che ha offerto
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