Con il nostro comunicato dello scorso 15 febbraio avevamo dato la notizia dell’approvazione in via definitiva da parte del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto, in seduta straordinaria, del Piano Triennale dei Fabbisogni di Personale 2020/2022 che rappresentava il presupposto per la successiva approvazione delle graduatorie definitive delle progressioni verticali che sarebbe dovuta avvenire oggi in occasione di un’ulteriore seduta dell’Organo di vertice dell’INPS.
Usiamo il condizionale “sarebbe” in quanto abbiamo appreso, informalmente, nel corso della serata di ieri che quella famosa riunione non ci sarà più e ne ignoriamo ufficialmente le ragioni anche se la versione più accreditata negli ambienti della Direzione generale parla della necessità di un’ulteriore presa d’atto da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in ordine alla delibera del CdA di approvazione definitiva del Piano Triennale dei Fabbisogni di Personale 2020/2022, atto rispetto al quale il 9 febbraio l’allora Ministro Sen. Nunzia Catalfo aveva già espresso un via libera approvando la deliberazione n.3 del 4 maggio 2020 con la quale in prima battuta, sempre il CdA dell’INPS, aveva approvato il citato Piano.
Ora ignoriamo, a meno che non sia in atto un gioco al ping pong tra via Ciro il Grande e via Veneto, un gioco che però si svolge sulla pelle di centinaia di colleghi direttamente interessati al buon esito della procedura selettiva, quale debba essere la presa d’atto ministeriale di una deliberazione i cui contenuti sono già passati al vaglio del MEF/Ragioneria Generale dello Stato e del Ministero della Funzione Pubblica, ministeri noti, anche in passato, per il rigore manifestato nei confronti dell’azione amministrativa dell’INPS.
Cosa ci deve dire il Ministero del Lavoro? Che la delibera è conforme alla legislazione vigente? Lo ha già messo nero su bianco con la nota del 9 febbraio scorso nella quale è testualmente scritto che “Al riguardo questo Ministero, verificata la conformità alla legislazione vigente e considerato l’avviso favorevole espresso … approva la deliberazione n.3 del 4 maggio 2020, di concerto con le predette Amministrazioni, ai sensi dell’articolo 53, comma 3, del DPR 30 aprile 1970 n.639”. Sulla scorta di quella nota il CdA dell’INPS, composto da persone non certo sprovvedute, ha deliberato la scorsa settimana l’approvazione definitiva del Piano, ragion per cui per cui facciamo fatica a comprendere quale ulteriore passaggio amministrativo sia necessario, a meno che non si voglia portare alle calende greche la chiusura definitiva di un iter avviato 10 mesi fa!
Questo ulteriore rinvio, al quale si sarebbe potuto ovviare usando un po' di buon senso, lo interpretiamo come una presa in giro verso i colleghi e ci induce ad interrompere le relazioni sindacali a partire già dal confronto previsto giorno 18 febbraio p.v. in sede di Organismo Paritetico per l’Innovazione sul tema del P.O.L.A. (Piano Organizzativo del Lavoro Agile): fino a quando non avremo l’atto formale di approvazione definitiva delle graduatorie sulle progressioni verticali da parte del CdA, non parteciperemo alle riunioni convocate dall’Amministrazione e lasceremo ad altri l’onore di tale interlocuzione.
Roma, 17 febbraio 2021